A molti può capitare, soprattutto in periodi di eventuale isolamento e quarantena legata al Covid, di addormentarsi davanti alla tv durante lunghe serate trascorse a casa.
I risultati di un nuovo studio suggeriscono però che questa abitudine non aiuta a dormire bene e a sentirsi riposati, perché tiene il cervello sempre in allerta.
Mentre dormiamo, infatti, questo prezioso organo continua a monitorare l’ambiente, bilanciando la necessità di proteggere il sonno con quella di svegliarsi in risposta a eventuali stimoli rilevanti e secondo una ricerca austriaca pubblicata sul Journal of Neuroscience, un esempio di come il cervello riesca a farlo è rispondere selettivamente a voci sconosciute, come quelle che provengono dalla tv, rispetto che familiari. I ricercatori dell’Università di Salisburgo hanno misurato l’attività cerebrale di 17 adulti addormentati, in risposta a voci familiari e sconosciute. Le voci sconosciute hanno suscitato più complessi K, cioè tipi di onde cerebrali legate a disturbi sensoriali durante il sonno, rispetto alle voci familiari. Anche le voci familiari possono attivare questi tipi di onde, con la differenza che non sono accompagnate da cambiamenti su larga scala nell’attività cerebrale legata all’elaborazione sensoriale. Le risposte del cervello alla voce sconosciuta si sono verificate meno spesso con il passare della notte e la voce è diventata più familiare, cosa che indica che il cervello potrebbe essere ancora in grado di apprendere durante il sonno.